Numero 23 nella smorfia napoletana – ‘o Scemo (lo scemo)
Come a volte la tradizione napoletana si sia radicata e sia stata assimilata dalla cultura italiana, lo possono testimoniare proprio numeri come il 23. se infatti a Napoli questa cifra rappresenta “o’scem”, nel linguaggio dei segni per le persone sorde è appunto il simbolo dello “stupido”. A volte una tradizione si radica così tanto da essere più semplice da accettare di altre convenzioni. Questo non vuol dire che il linguaggio dei segni abbia in eredità qualcosa che derivi dal gioco del lotto o dalla smorfia ma solo che alcune associazioni viaggiano su invisibili fili della memoria e si radicano talmente tanto che poi diventano canonici.
Quando si sceglie il 23 per essere giocato? Beh come abbiamo detto questo numero è lo scemo e cioè, a differenza del matto che fa 22, di qualcuno poco intelligente, che non comprende quello che gli viene detto, che non è capace di sostenere un ragionamento.
Certo non è piacevole incontrare un personaggio del genere, ne tantomeno sognarlo, soprattutto se associamo a questa figura qualcuno di conosciuto che proprio per le sue scarse attitudini alla comprensione ed al ragionamento, non ci è neppure simpatico. Come spesso è stato detto il miglior modo di esorcizzare tali presenze, nella realtà come nei sogni, è giocarsi i numeri ad essi collegati, in modo da tramutare la sfortuna di averli incontrati o sognati, nella fortuna di aver vinto grazie a loro. Lo scemo, essendo uno di quei personaggi che si incontrano, purtroppo, molto spesso, è una fonte inesauribile di possibilità di giocate e quindi di possibili vincite. Se poi non vogliamo puntare sulla stupidità umana, perché troppo facile vincere con questa, possiamo giocare il 23 in altre situazioni, come quando sogniamo la carne, o sogniamo di usare un interprete o ancora di avvertire una fitta al fianco.
Il 23 ha poi anche significati numerologici molto importanti perché è legato indissolubilmente al simbolo di vittoria per eccellenza, la doppia v, W. Questa lettera è formata da due angoli in basso e da tre punti in alto, 2 e 3 appunto, ma è anche la ventitreesima lettera dell’alfabeto internazionale e nelle comuni tastiere per computer si trova proprio fra i numeri 2 e 3. Una serie di coincidenze che portano a pensare che il 23 sia davvero foriero di buoni auspici e che nonostante la tradizione lo voglia legato allo scemo, sia anche il numero buono per tentare una vittoria importante.