Numero 52 nella smorfia – ‘a Mamma (La mamma)
Quante parole potrebbero essere spese per l’associazione al numero 52 con la mamma: la mamma è sempre la mamma, son tutte belle le mamme del mondo e ogni scarrafone è bello a mamma soja!!
Che sia la persona più importante della nostra vita è indubbio, per il semplice ma grandioso fatto che ci ha dato la vita. Che sia poi una di quelle mamme super apprensive, distratte, assenti o iper protettive, è comunque l’elemento fondante la nostra stessa vita ed il rapporto che abbiamo o non abbiamo con lei va di certo analizzato, studiato ed in alcuni casi anche giocato. Se volete fare una puntata sulla mamma che non avete mai avuto o su quella che ogni mattina vi fa da sveglia, sappiate che il numero da giocare è il 52. Questa associazione ovviamente non poteva mancare fra le caselle del tabellone napoletano perché se la mamma è importante per tutti, figuriamoci cosa rappresenti questa figura nell’immaginario collettivo della società meridionale: la madre è la prima donna da venerare, la custode del focolare, la figura cardine sulla quale ruota l’intera famiglia che, nonostante l’impostazione patriarcale, è sempre comunque alla madre che si rivolge, colei che realmente porta i pantaloni in casa. Se quindi come abbiamo detto, la smorfia dedica molti numeri agli “oggetti” ed agli aspetti fondanti della nostra vita, la mamma doveva certo avere un ruolo importante.
È curioso poi notare che il 52 sia dedicato anche ad un altro oggetto che simbolicamente è divenuto talismano di protezione degli infanti, con un ruolo simile a quello di una madre, il corallo. Se si sogna, si riceve in dono o semplicemente si vede un corallo ancora una volta il numero da giocare al lotto è il 52. Forse inconsapevolmente la smorfia napoletana unisce sotto lo stesso numero due associazioni fortemente legate fra loro, il corallo infatti, fin dall’antichità greco-romana, è considerato un amuleto col quale si augura al nascituro lunga vita, un simbolo di protezione e di cura, stesse caratteristiche che normalmente si ritrovano negli atteggiamenti di una madre. Il corallo ha assunto tali significati perché considerato elemento di congiunzione tra acqua e terra, ancorato alla profondità degli abissi, nutrito dal mare, forte e resistente una volta strappato alle acque, dalla forma che ricorda i rami di un albero (quindi albero della vita) o le vene del sangue umano (ancora una volta simbolo di linfa vitale). Non è un caso che anche nel rinascimento alcuni pittori abbiano scelto il corallo per immagini di devozione privata da regalare a partorienti. La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, ad esempio, potrebbe essere un dono ad una neo mamma, lo lascia intuire il soggetto stesso del quadro, la Madonna, madre per eccellenza, di Gesù e di tutti i cristiani, tiene in braccio il figlioletto che al collo porta un amuleto, una collana con pendente di corallo. Potremmo quindi dire che il 52 è il numero della protezione, della maternità, delle cure amorevoli e materne, è al tempo stesso talismano contro l’infermità e roccia sulla quale ancorare il proprio percorso di vita.